La separazione e il divorzio sono davvero l’unica soluzione ad un matrimonio in crisi?
Riprovare dopo separazione e divorzio. Le cause della separazione e del divorzio del matrimonio sono quelle si desumono facilmente dalle statistiche. Incapacità di mantenere una comunicazione efficace e il dialogo nella coppia dovuta a delusioni, dolore, indifferenza. E ancora: mancanza di desiderio verso il compagno, scelte di vita che non convergono più, infedeltà commessa o subìta, problemi di dipendenza da droghe o alcol, ecc.
Situazioni radicate e croniche di fronte alle quali, troppo spesso, la società sostiene scelte che puntano sull’autonomia e sull’autogratificazione. Ad esempio: «…se soffri taglia fuori dalla tua vita la causa del tuo dolore…», oppure «se l’innamoramento è finito è terminato anche l’amore».
È crescente il numero delle separazioni e dei separati con figli, e indicibile è la sofferenza delle persone coinvolte. Spesso gli sposi vivono come vero fallimento personale, la crisi del matrimonio. Oggi è quasi prassi comune, ci si può dire addio dopo sei mesi o sessant’anni di vita passati insieme. Separazione e divorzio sono opzioni reali a fronte di qualsiasi matrimonio contratto nella maggior parte delle religioni e in quasi tutti gli stati del mondo. Qualcuno ha detto: “Forse il matrimonio è stato inventato in cielo, ma certamente richiede molto lavoro qui in terra.”
Almeno il 70% delle coppie che hanno partecipato al programma Retrouvaille ne ha tratto tangibili benefici rinunciando alla posizione di separazione in cui vivevano o si stavano accingendo a vivere. “
Divorzio breve: Il Card. Antonelli: Aiutare le famiglie a ricomporsi Riprovare dopo la separazione
Divorzio breve / Card. Antonelli: Aiutare le famiglie a ricomporsi
Città del Vaticano, 22 maggio 2012 (TMNews) –
“Non mi sembra che il divorzio breve vada nella direzione giusta”: così il cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Antonelli ha presentato l’incontro delle famiglie che si volgerà a Milano a cavallo tra maggio e giugno, in una conferenza stampa in Vaticano, e interpellato dai giornalisti sul ‘divorzio express’ ha affermato che è necessario, invece, “aiutare le persone a ricostruire le famiglie”.
Il porporato, in particolare, ha citato l’associazione ‘Retrouvaille’, “realizzata da quelli che erano falliti nel matrimonio e che hanno fatto l’esperienza di ritrovare l’unità coniugale e sono così diventati apostoli della possibilità di ricostruire un legame. Stanno ottenendo ottimi risultati.
Un’iniziativa del genere non dovrebbe essere lasciata solo alle persone di buona volontà, ma fatta propria dalle istituzioni: fare il possibile affinché il matrimonio sia stabile, rispettando la libertà delle persone, ma aiutandole.
Non mi sembra che il divorzio breve vada nella direzione giusta”.
Noi coppie di Retrouvaille testimoniamo che è possibile riprovare dopo la separazione
Noi coppie abbiamo vissuto un matrimonio in crisi e la separazione e grazie al programma Retrouvaille abbiamo affrontato la crisi e ricostruito la nostra relazione. Possiamo testimoniare che riprovare dopo separazione e divorzio, e questa speranza del recuperare il rapporto di coppia contagia anche i nostri figli. I nostri ragazzi ritrovano senso e valori costruttivi. Apre una speranza ai nostri genitori, parenti ed amici, ed in senso più generale dimostriamo che non c’è una sola risposta (separazione e divorzio) alla crisi di coppia, ma invece è POSSIBILE dare una risposta diversa, che diventa costruttiva sia personalmente che socialmente.
Abbiamo fatto esperienza del fatto che la nostra riconciliazione ha portato miglioramenti, oltre che alla nostra vita personale e di coppia, alla vita di tutti coloro che vivono vicino a noi, la testimonianza che possiamo dare è quella che rimanere uniti, anche nelle difficoltà. Perdonarsi e riconciliarsi è possibile, e questo possono coglierlo e farlo proprio i nostri figli, tutti coloro che ci conoscono e le coppie in crisi che vengono a conoscere la nostra storia, ed è il motivo per cui siamo disponibili anche a renderla pubblica su questo sito, su riviste, giornali ed in televisione.
(visita il nostro canale YouTube per vedere alcune testimonianze)