Una svolta decisiva: come superare una grave crisi di coppia

Come superare una grave crisi di coppia: Mauro e Anna sposati da più di 30 anni, 2 figlie. Vengono dalla provincia di Vicenza e hanno partecipato al programma RETROUVAILLE a Misano Adriatico nell’ottobre del 2004.

Come superare una grave crisi di coppia

Come superare una grave crisi di coppia grazie al supporto della comunità di Retrouvaille, formata da coppie che hanno ricostruito la relazione

La Romanza

Lei

Mauro, da giovane, frequentava la mia casa perché era amico di mio fratello, ma solo nel gruppo della parrocchia ho avuto la possibilità di conoscerlo meglio. Era simpatico e con le sue battute sapeva intrattenere: io mi sentivo attratta e per lui provavo simpatia. Quando Mauro mi fece inaspettatamente la sua dichiarazione d’amore ne fui sorpresa e imbarazzata, sebbene, in cuor mio avessi desiderato questo momento. Ero convinta che nessuna difficoltà ci avrebbe allontanati. Mi sentivo rassicurata e rafforzata dal suo amore, e in questo clima di apertura mi sentii di confidargli, non senza vergogna e disagio, le molestie sessuali subite nell’infanzia e adolescenza, sentendomi accettata e accolta.

Lui

Avevo iniziato a frequentare il gruppo della parrocchia, e fu lì che mi accorsi di provare interesse per Anna. Più passava il tempo e più mi sentivo sicuro del suo amore, a mio agio con lei e pieno di speranza.

La delusione e la disperazione

Lui

Dopo un paio d’anni di matrimonio, con la nascita delle figlie cominciai a sentire Anna più lontana da me sia affettivamente che fisicamente.
Giorno dopo giorno, si era creato un muro tra noi: mi sentivo solo e distaccato da lei. Avevo preso l’abitudine di andare più spesso al bar: e lentamente, quasi senza accorgermene, bere era diventato il solo interesse della mia giornata. Con Anna erano litigi continui, ero arrivato a non sopportare più lei e i suoi rimproveri. Mi sentivo controllato e stavo fuori casa di più per sfuggire al suo controllo. Sono anche arrivato a metterle le mani addosso spingendola con violenza fuori della porta di casa. Quando lei al limite della sopportazione decise di lasciarmi e di andarsene con le figlie da sua madre, ho avuto paura di perderla e così mi sono lasciato convincere ad entrare in un gruppo di Alcolisti Anonimi. Nonostante avessi smesso di bere, la nostra relazione soffriva ancora, ed io mi sentivo stanco e sfinito. Così quando Anna mi parlò dell’esperienza di Retrouvaille, che aveva trovato in un periodico cattolico, accettai di parteciparvi.

Lei

Con l’arrivo di Giulia e Giorgia mi sono sentita realizzata: ero orgogliosa di loro. Presa dalla loro educazione mi sentivo responsabile in prima persona e volevo insegnare a Mauro come fare, gli dettavo continuamente ordini e regole e avevo la pretesa che mi ascoltasse. Volevo cambiarlo ma non riuscivo e mi sentivo delusa. Continuavamo a litigare, io gli tenevo il muso, e mi chiudevo, allontanandomi da lui. Quando mi sono accorta che esagerava col bere mi sono sentita colpevole, ho pensato di essere io la causa di tutto. Ero ossessionata. Lo controllavo in tutto e quando rientrava gli facevo l’interrogatorio. Pensavo di farcela a farlo smettere, ma mi lasciavo dominare dall’orgoglio e non chiedevo aiuto. Mi sentivo tradita ogni giorno da promesse non mantenute e portavo dentro di me un peso che si ingigantiva sempre più. Disperata più che mai decisi di arrendermi e di chiedere aiuto ai famigliari degli alcolisti. La nostra relazione però non migliorò e quando trovai l’inserzione che parlava del Programma di Retrouvaille, chiesi a Mauro di partecipare.

Il Risveglio: come superare una grave crisi di coppia

Lui

Durante il weekend ho capito che amare è una decisione che richiede tutto il mio impegno e che per dialogare devo innanzitutto saper ascoltare Anna col cuore. Ho sentito forte il desiderio di ripartire e ho capito che dovevo rimettermi in gioco. Partecipando ai 12 incontri del Post weekend ho imparato a dialogare, ed ho sentito il coraggio di comunicare i miei sentimenti guardando Anna negli occhi. Adesso quando mi sento in difficoltà cerco il dialogo con lei e chiedo anche aiuto a Dio. Ho capito quanto sia importante nella nostra relazione la conferma reciproca: i baci, le carezze e i gesti affettuosi. Ora posso dire che ho ritrovato la gioia di vivere e di stare con Anna.

Lei

Con Retrouvaille ho trovato il coraggio di chiedere perdono a Mauro e di riconciliarmi con me stessa e con Dio. Ho provato un senso di libertà, di pace e di serenità.
Con il dialogo ho imparato a condividere i miei errori, cercando di trasformarli in punti di forza e di ripartenza per un mio cambiamento. Ho capito di aver dato per scontato tante cose nel nostro rapporto. Avevo posto troppe aspettative su Mauro che doveva leggermi nel pensiero e capire i miei stati d’animo senza che io glieli comunicassi. Insieme a lui ho superato quel muro di sfiducia che ci divideva ed mi sono sentita accettata da Mauro. A volte, proprio per la mia natura, faccio ancora fatica ad aprirmi, però sento e so che il mio impegno unito alla preghiera rafforza la nostra relazione.